mercoledì 25 gennaio 2017

Il primo videogioco per un museo archeologico italiano: "Father and Son"


 Se giochi di ruolo e cacce al tesoro all'interno dei Musei sembravano una cosa da folli, cosa mai potrà sembrare un video gioco all'interno del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli?

Probabilmente qualcuno storcerà il naso, ma tanti capiranno l'importanza di questa idea innovativa.

Un'archeonerd come me, che da sempre promuove il gioco intelligente e sostiene che attraverso il gioco si può educare sia grandi, sia bambini, non poteva non adorare questo progetto.

Ieri, 24 gennaio, il MANN, un museo noto per le sue straordinarie collezioni provenienti da Pompei, Ercolano, con la collezione Farnese e quella Egizia, è diventato il primo museo archeologico a produrre un videogame destinato al pubblico internazionale di tutte le età.

Il titolo del videogioco è “Father and Son”, si tratta di un gioco narrativo 2D a scorrimento laterale, che esplora sentimenti quali amore, sogni, paura, attraverso il viaggio di un figlio alla scoperta di un padre archeologo, che non ha mai conosciuto.
Durante l'esperienza il protagonista, che si chiama Michael, attraversa diverse epoche storiche: dall'antica Roma fino alla Napoli di oggi, trasformando un'esperienza personale in una storia universale e senza tempo.
Se vediamo “Father and Son” dal punto di vista del giocatore, ci troveremo ad impersonare Michael che, dopo aver ricevuto la lettera del papà archeologo, si reca al Museo Archeologico Nazionale di Napoli per conoscere di più sulla vita del proprio genitore e sugli insegnamenti che gli ha lasciato.
Il giocatore si troverà ad esplorare le sale del museo e le strade della città partenopea, vivendo storie che attraversano le epoche, ma che presentano costanti riferimenti alla vita attuale.
Inoltre, l'interazione ed il dialogo con altri personaggi, porterà il protagonista e quindi il giocatore, a prendere decisioni che gli consentono di scavare più a fondo nella vita di coloro che ha incontrato lungo la strada. 

 

Una carta vincente nei videogiochi sono la grafica e la musica. “Father and Son” utilizza grafiche dipinte a mano dall'artista Sean Wenham, che ha creato delle rappresentazioni che avvolgono il giocatore e lo trasportano nel tempo e per le vie di Napoli, il tutto accompagnato da una colonna sonora originale, che varia in relazione alle epoche temporali e gli stai d'animo del protagonista.




Ma chi c'è dietro questo progetto?

I contenuti del videogioco sono stati ideati di concerto con il direttore del MANN Paolo Giulierini e con il prof. Ludovico Solima (Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli"), che ha contribuito alla redazione del “Piano Strategico 2016-2019” del Museo, nel quale era stata già indicata l'esigenza di arrivare a nuovi pubblici attraverso la tecnologia e la rete, in una prospettiva di audience engagement, cioè di coinvolgimento attivo del visitatore.
Il progetto è sviluppato da TuoMuseo, realtà internazionale già vincitrice del bando Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo per lo sviluppo di soluzione innovative in ambito culturale. Al gioco stanno lavorando diversi specialisti: FabioViola (Electronic Arts Mobile, Vivendi Games Mobile,), Sean Wenham (Ubisoft, Sony), Alessandro Salvati (autore di ADON Project e Anxiety Attack), Arkadiusz Reikowski (compositore delle musiche di Kholat e Layers of Fear).
 
La domanda posta agli ideatori è: perché un video-gioco può essere importante per un museo?

Prof. Ludovico Solima:Innanzi tutto, perché esso rappresenta per il museo un nuovo strumento, in primo luogo di comunicazione, utile quindi ad accrescere la notorietà del Mann, anche a livello internazionale. La visibilità è un aspetto importante, perché se un museo non si conosce, non si può decidere di visitarlo. Non è un caso, quindi, che da subito il video-gioco è stato sviluppato sia in lingua inglese che in italiano. Poi,perché il Mann, nel suo Piano Strategico, si è dato l’obiettivo di raggiungere nuovi pubblici ed il video-gioco rappresenta una nuova forma di contaminazione, che consente sicuramente di intercettare nuove tipologie di utenti, i quali potranno
tradursi, un domani, in nuovi visitatori.

FabioViola (Game Producer e Presidente di TuoMuseo), aggiunge:
In Father and Son due mondi, apparentemente lontani, dialogano per raggiungere, toccare e sensibilizzare il pubblico mondiale sul complesso tema del rapporto tra presente e passato. La storia e le storie prendono vita attraverso una pioneristica esperienza di “storydoing”, un nuovo modo di fare storytelling ponendo al centro il protagonismo ed il coinvolgimento del fruitore.

Per finire le parole del direttore del MANN Paolo Giulierini:
Se si pensa che in tutto il mondo si potrà interagire con i contenuti storici del nostro Istituto e della città di Napoli attraverso questo peculiare strumento, che ormai va annoverato tra le nuove forme d'arte, non si può che essere soddisfatti della nostra disseminazione culturale. Se prima erano le sole mostre a parlare del Mann in molte città estere, ora una straordinariaavventura digitale ci farà dialogare con migliaia di potenziali, nuovi visitatori, amanti dell'arte, studenti, soprattutto giovani: e che sia il Passato ad imbracciare le armi del Futuro la dice lunga sulla nostra volontà di presentarci come un cantiere dove tutto si può sperimentare, in ragione di una visione culturale senz preclusioni o barriere.”




Father and Son” è stato realizzato lingua italiana ed inglese, sarà rilasciato gratuitamente e senza contenuti pubblicitari da marzo 2017, su Apple Store e Google Play. 


 
Per maggiori informazioni potete seguire il progetto dai seguenti link:

sito ufficiale www.fatherandsongame.com
pagina Facebook https://www.facebook.com/fatherandsongame
contatto Twitter  https://www.twitter.com/FatherandSonVG

Buon gioco e buona cultura a tutti voi.

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