martedì 10 dicembre 2013

Siamo stati premiati!!! Evviva!

Ringrazio Clara di "Animula Solivaga" http://solivaga.blogspot.it/ , per aver scelto questo blog e per averlo premiato.


Il premio che vedete in alto gira per la rete ormai da un bel po'. Lo scopo di questo premio è quello di far conoscere i blog e le regole per partecipare sono molto semplici: 

1. mostrare il logo dell'Award sul proprio blog;
2. ringraziare la/il blogger che ti ha nominato e includere link del suo blog;
3. nominare altri quindici blog;
4. mettere il link dei nominati nel post e informarli del premio con un commento;
5. scrivere sette fatti a caso su di te.

Si, esatto...si tratta di una catena, ma sono comunque contenta di vedere che c'è gente che segue questo blog e che lo consiglia anche ad altri.

Non amo le catene, ma comunque voglio segnalarvi alcuni blog molto interessanti:

Filleni un blog gestito da donne, ricco di iniziatevi e informazioni riguardanti l'archeologia: http://filelleni.wordpress.com/

Le parole in archeologia, di Alessandro D'Amore: "Un blog dove comunicazione e archeologia possono imparare a conoscersi meglio" http://leparoleinarcheologia.wordpress.com/

ArcheoVideo un blog di Francesco Ripanti http://archeovideo.wordpress.com/

Stefano Costa  http://steko.iosa.it/

Archeologia 2.0 di Simone Massi: "L'archeologia può essere innovazione. Comunicare il passato sarà il nostro futuro" http://archeologiaduepuntozero.blogspot.it/

Generazione di archeologi di Marina Lo Blundo http://generazionediarcheologi.myblog.it/

Tago Mago di Gabriele Gattiglia http://ggattiglia.tumblr.com/

Astridrome di Astrid D'Eredità http://astridrome.wordpress.com/

Archeologhe che resistono http://archeologhecheresistono.wordpress.com/

Archeologia Subacquea http://archeologiasubacquea.blogspot.it/

Ringrazio ancora una volta Clara per il premio e interrompo qui la catena.

Buona giornata a tutti voi.






lunedì 9 dicembre 2013


Dopo tanto tempo torno a scrivere su questo blog e vi devo parlare di qualcosa di preoccupante.

Chi lavora nel campo dei Beni Culturali avrà già letto da altre parti dell'uscita del bando del MiBACT dal titolo "500 giovani per la cultura", presto ribattezzato #500schiavi.

Questo bando prevede la selezione di 500 ragazzi/e, definiti "eccellenze italiane",  laureati con 110/110, under 35, con una  buona conoscenza della lingua inglese (livello B2), per fare uno stage di 1 anno a 416 euro al mese presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, durante il quale dovranno digitalizzare il patrimonio culturale italiano.

416 EURO, per 30-35 ore di lavoro settimanale,  in 1 anno sono 5000 mila euro.

Signori, senza andare per il sottile, qualsiasi altro lavoro è meglio retribuito!
E' un compenso inferiore persino alla retribuzione del Servizio Civile Nazionale, è inferiore alla retribuzione di un cameriere, di una commessa, o di altro mestiere per cui non sono necessari anni di studio e non sono necessari "eccellenze italiane".


Così prima di cadere nello sconforto, mi chiedo: "se non valgo niente per il mio Ministero, come posso valere qualcosa per gli altri"?
Come posso pretendere di essere giustamente retribuita in un cantiere, come posso pretendere di non essere sfruttata, come posso pretendere di essere tutelata, se il Ministero per primo mi vede come una stagista da sfruttare? (chi vi parla ha tutti requisiti richiesti per partecipare alla selezione).

Ascolto il suono della mia voce e ascolto il flusso dei miei pensieri...all'esterno sembro quasi una piccola ingrata. Ingrata! Una volta che esce un bando fai tutte queste storie? Non siete mai contenti voi archeologi?

No!
Non sono contenta, non sono soddisfatta e non sono riconosciuta!
Sono solo delusa.
Delusa dal Ministero che mi sottovaluta, mi prende per i fondelli, mi sbatte in faccia la scarsa considerazione verso chi fa il mio mestiere...o comunque ci prova.

Qualche giorno fa ho letto velocemente un annuncio di uno stage in Irlanda, la retribuzione era pari a 2000 euro al mese, le ore erano inferiori a quelle preventivate dal Ministero Italiano e il lavoro era simile...sto già facendo le valigie!

Sono stufa, ma non mi arrendo e lotto per il #Riconoscimento.

(Scusate i tanti puntini di sospensione e i troppo punti esclamativi, ma ho preferito censurare i miei pensieri, per non essere troppo scurrile o irriverente).

Per farvi la vostra opinione sulla questione vi lascio il link del band: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Avvisi/visualizza_asset.html_348380334.html

Se volete saperne di più vi rimando a :https://www.facebook.com/500noalMibact

http://www.professionearcheologo.it/500schiavi-ovvero-del-prezzo-di-essere-archeologo/

https://www.facebook.com/notes/confederazione-italiana-archeologi/decreto-valore-cultura-lurgenza-non-diventi-fretta/10151769505599060

https://www.facebook.com/notes/associazione-nazionale-archeologi/associazione-nazionale-archeologi-su-decreto-valore-cultura-bene-su-pompei-ma-pe/530684140334058

martedì 11 giugno 2013

E' passato solo un anno (9 giugno 2012)  da quando è stato presentata la versione Beta del primo archivio open data archeologico italiano, ve lo ricordate? https://www.facebook.com/events/222622987841257/ 
Per sapere cosa è stato fatto in questo anno e per continuare a discutere di Open Data, Open Access e Geoarcheology, gli studiosi del Mappaproject hanno organizzato tre giornate di studi il 13-14-15 giugno a Pisa.
L'evento "Opening the Past 2013" ha un programma molto fitto e interessante (http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=1965) che vi consiglio di consultare.
Le registrazioni online alle giornate di studio sono state chiuse il 3 giugno, ma non è un problema, infatti ci si può iscrivere direttamente al banco di accettazione del convegno presso il Polo Carmignani, a partire dalle ore 9.00
Per maggiori informazioni scrivete a: info@mappaproject.org
Oppure seguite la pagina FB: https://www.facebook.com/progetto.mappa  e il contatto Twitter:https://twitter.com/mappaproject

mercoledì 24 aprile 2013



Molte volte i social media vengono demonizzati, visti come strumenti di perdizione da cui non si può ricavare niente di buono.
Chi li usa sa benissimo che non è così, anzi sono uno strumento potentissimo per produrre sapere e conoscenza.

Tra le persone che fanno un buon uso dei Social Media sicuramente possiamo annoverare Fabrizio Todisco.
Fabrizio (spero non si offenda se lo chiamo solo con il nome) è un giovane di 28 anni di Salerno, che ha avuto una fantastica idea e attraverso internet è riuscito a coinvolgere un notevole numero di persone, dando vita a #INVASIONIDIGITALI.

Il giovane Todisco mentre lavorava ad un progetto per promuovere i beni culturali del suo territori, ha notato che gli enti locali erano (spesso e volentieri) sprovvisti di risorse, idee e con mezzi non più al passo con i tempi. In queste condizioni far conoscere risorse o siti archeologici poco noti diventa difficile e il turismo ne risente.

Questo discorso non coinvolge solo le piccole realtà, ma tutto il territorio italiano. Anche se l'Italia possiede un patrimonio culturale inestimabile, la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali in molti casi è obsoleta. I musei non riescono ad adattarsi ai tempi che cambiano, la crisi economica non consente l'erogazione di fondi per nuovi progetti e spesso i luoghi della cultura sono costretti a chiudere.

Il web è uno dei mezzi pubblicitari più potenti nel mondo e il suo basso costo (molte volte inesistente) permette di segnalare e far conoscere luoghi ormai dimenticati.

Sulla base osservazioni simili a queste, Todisco in collaborazione con la Rete di Travel blogger italiani, di #iofacciorete, Officina Turistica, Instagramers italia e l'Associazione Nazionale Piccoli Musei, hanno dato vita #invasionidigitali.

In cosa consiste #invasionidigitali: "l’iniziativa prevede l’organizzazione di diversi mini-eventi (invasioni) presso musei e luoghi d’arte italiani e si rivolge a blogger, instagramer, appasionati di fotografia e a qualsiasi persona attiva sui social media. 
Ogni invasione sarà organizzata secondo la formula del blogtour e sarà possibile partecipare ad una delle invasioni in programma o organizzarne liberamente una, tutti i partecipanti potranno realizzare i loro contenuti utilizzando il tag #invasionidigitali, saranno utilizzati i seguenti canali social: Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest & Youtube, tutti i contenuti realizzati saranno aggregati su questo portale.
Chiederemo a tutti di partecipare agli eventi in programma, invadere i musei con smartphone, video e fotocamere e condividere la propria esperienza sui social media.
Inoltre chiederemo di realizzare un semplice filmato video della durata di non più di 3 minuti dove ogni partecipante esprime il suo modo di vedere il “museo”.
Tutti i contenuti video oltre ad essere caricati sul canale youtube ufficiale del progetto, saranno utilizzati per la realizzazione di un video rivolto alla promozione del nostro patrimonio artistico."

Le "invasioni" sono partite il giorno 20 aprile e continuano fino al 28, il programma prevede più di 250 "invasioni programmate" in varie parti d'Italia.



Vi consiglio di seguire gli eventi e il progetto, per maggiori informazioni vi rimando al sito dell'evento

martedì 2 aprile 2013

Per il mese di aprile l'Università di Siena presenta una serie di seminari, tra questi vorrei segnalarvi l'incontro del giorno 12.

Il primo appuntamento organizzato dal Prof. Franco Cambi (Masterbasa- Archeologia Tardoantica e Altomedievale- Paesaggi dell'Italia Antica), con il titolo Archeologie a Siena, si articola in tre momenti:
















- ore 9.30 la professoressa Gilda Bartoloni (La Sapienza - Università di Roma) presenterà il libro di Valeria Acconcia, "Paesaggi etruschi in terra di Siena" (British Archaeological Report, Oxford 2012).

- ore 11.00, la professoressa Clementina Panella (La Sapienza- Università di Roma) presenterà il libro di Daniele Manacorda, Silvia Pallecchi "Le fornaci romane di Giancola (Brindisi)" (Edipuglia, Bari 2012).

- ore 14.30, "Archeologia e professionismo archeologico in Italia: problematiche, realtà e prospettive future"; Franco Cambi, Marco Valenti e Enrico Zanini si confronteranno con esponenti dell'ANA (Associazione Nazionale Archeologi).